Mat&Mat: niente succede per caso

cavaliere insegna

Ci sono amicizie che nascono sui banchi di scuola e durano per sempre. Altre invece arrivano più avanti, magari sul lavoro, e basta un attimo perché diventino vere e forti come se ci si conoscesse da tempo. Il matrimonio di cui vi parlo oggi mi è particolarmente caro perché ha unito due persone che per me rappresentano proprio questo. Forse sarà stato per il suo accento un pò toscano e un pò sardo, ma quando ho conosciuto Matilde, nel 2011 durante un master, ho istintivamente provato per lei una grande simpatia. Veniva da Iglesias – la mia città – ma era originaria di Pisa, dove ho vissuto per frequentare l’Università. Abbiamo riso di questa coincidenza e di quante volte nella vita capiti come nel film Sliding Doors di passare fianco a fianco mille volte senza incontrarsi. E poi, come capita in questi casi, sono iniziate chiacchiere infinite sulle “nostre città”: Pisa e Iglesias che sono storicamente legate e un pò si assomigliano, il quartiere del centro storico, le case nuove e quelle lasciate alla fine degli studi, locali frequentati, concerti, feste, amici toscani, amici sardi, tantissimi in comune e poi… “Matteo il tuo fidanzato? Certo che conosco sia lui che sua sorella, siamo amici da talmente tanto tempo che non mi ricordo da quanto!”

E così, quando un anno fa ho saputo che Matteo e Matilde stavano organizzando le loro nozze, ho pensato di realizzare per loro qualcosa di speciale che rappresentasse la loro storia e la loro bellissima energia. Il tema del tableau non poteva che essere “Pisa e Iglesias” con un tocco shabby chic!

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Iglesias non è certo conosciuta nel mondo come Pisa ma tanti sono i luoghi meravigliosi che le accomunano in qualche modo, il desiderio degli sposi era quello di ricordarli tutti e di farli conoscere agli invitati. Ci ho pensato e ripensato e alla fine ho deciso di cimentarmi in una costruzione tridimensionale e ho messo mano a legno, pittura, chiodi e martello per realizzare un cartello segnaletico dal sapore romantico ma fresco e originale.

cartoncini nomi

Questa volta il progetto era tanto impegnativo quanto divertente da realizzare: dopo aver disegnato e progettato tutto con le misure esatte ho chiesto al negozio dove ho acquistato il legno di poterlo avere già tagliato a misura. Poi, visto che la falegnameria è l’hobby preferito di mio babbo, mi son fatta dare una mano da lui a tagliare le frecce. Volevo che il legno avesse un aspetto vissuto e ho pensato di ricreare la finitura del finto invecchiato tipica dello stile shabby chic.

shabby chicChi di voi si diletta nelle arti manuali sa che è un processo semplice ma che richiede un pò di pazienza: per prima cosa ho dipinto tutti i pezzi di colore acrilico verde lavagna molto scuro e lasciato asciugare per qualche ora in un luogo asciutto, era Agosto.. in Sardegna non è stato difficile farlo asciugare! Per il passo successivo mi sono documentata un pò online e tra tutti i metodi descritti da blogger ed esperti restauratori ho scelto quello della candela di cera perché mi sembrava il più adatto: essendo il primo esperimento per me era essenziale poter realizzare questa finitura nel modo più semplice possibile e così è stato, è bastato strofinare energicamente una candela di cera su tutta la superficie specialmente negli angoli e nei punti che poi si desidera far affiorare. Successivamente ho ridipinto tutti i pezzi con l’acrilico bianco e ancora una volta lasciato asciugare.

shabby chicFinalmente è arrivato il momento della magia: con una spugnetta d’acciaio e carta vetrata a grana sottile ho grattato via delicatamente la vernice bianca dai punti che avevo trattato con la cera e sotto si intravedeva perfettamente quella verde scuro.

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Come vedete dalle immagini ogni freccia indicava una località o un’attrazione delle due città e dava il nome al tavolo: gli invitati si sono divertiti a cercare il proprio nome per individuare la propria sistemazione.

cavalieri e menu

menu

Tutto doveva essere perfettamente abbinato così ho progettato per i tavoli dei menù e dei cavalieri che riprendessero lo stile Art Decò: su ognuno, grazie al plotter da taglio, ho realizzato delle piccole insegne che ho colorato con dei tamponi inchiostrati. Con la stessa tecnica ho fatto i cartoncini con i nomi dei gusti per quella che è stata la confettata più strepitosa che io abbia mai visto.

Matilde & Matteo-1544Questo post è lunghissimo ma non sono stata davvero capace di usare meno parole per raccontarvi quanto è stato bello e speciale prendere parte al matrimonio di Matteo e Matilde. Sorrido ancora nel ripensare a quella splendida giornata, alla gioia vera che abbiamo respirato, all’emozione di vedere due persone care iniziare la loro vita assieme e, conoscendoli entrambi, sapere che sono davvero fatti l’uno per l’altra…

card matrimonioPer chiudere, qualche doveroso ringraziamento: la foto della confettata e il dettaglio del tableau in alto sono state fatte da Susanna e Michele della JWD Servizi Fotografici. Sono rimasta colpita dal loro lavoro, hanno realizzato per Matteo e Matilde un servizio bellissimo, di grande gusto e qualità. Il secondo ringraziamento è per Lalla  la mamma di Matilde che nonostante i mille impegni, mentre io dipingevo, martellavo e tagliuzzavo, ha cresciuto sul suo balcone l’edera rampicante per il tableau. Grazie a tutti gli amici e familiari degli sposi che hanno apprezzato i miei lavori e mi hanno fatto avere tante belle immagini. Grazie come sempre a Gianluca che segue i miei voli pindarici e nel contempo mi ricorda di tenere i piedi per terra, come farei senza di lui? E soprattutto a voi, Mat&Mat: grazie amici per il grande entusiasmo che avete avuto per i miei lavori, grazie per i confetti al pistacchio e infine grazie per avermi dato l’occasione di pensare ancora una volta che niente succede per caso…

Valentina

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